Di cosa sto parlando?!? Dell’inizio della stagione dei talent. E il primo della serie è proprio X-Factor.
L’edizione 2014 è molto rinnovata a partire dai giudici: Morgan, fisso e collaudato (ma all’ultimo anno da giudice del programma), Mika, scoperta dell’edizione 2013 e confermato a furor di popolo, Victoria Cabello con il compito di non far rimpiangere Simona Ventura (o di farla rimpiangere?!?) e Fedez, per rappresentare e valorizzare l’area rap e tutte le correnti ad essa collegate.
Partiamo proprio dai giudici per analizzare ciò che sarà o ciò che potrà essere questa edizione di X-Factor.
Morgan: Esteta e cultore della bella musica, sempre alla ricerca della “voce” e rappresentante del bel canto. Quest’anno ha espresso il desiderio di staccarsi un po’ da questo ambito e di cercare una “storia”, un qualcosa da raccontare che sia abbinato ad una bella voce.
Mika: grande impatto alla prima esperienza da giudice, molto intraprendente, tecnico e preciso, ma soprattutto molto attento all’emotività. A suo dire, infatti, è alla ricerca di un cuore che canta.
Victoria Cabello: Rappresentante dell’universo televisivo, dalle prime impressioni sembra abbastanza ferrata e acculturata nell’ambito musicale (forse solo in ciò che le piace maggiormente). Dice di voler essere stravolta da chi si presenta a questo programma.
Fedez: rappresentante della nuova moda italiana legata al rap e alle correnti collegate. Giusto dare spazio a tutte le forme musicali, quindi giusta la sua presenza: sarà sicuramente un arricchimento per il programma. Fedez cerca un artista, già pronto, da lanciare e da svezzare. Un po’ pretenzioso mi sa.
Per ora ho assistito alle prime puntate, caratterizzate da provini poco reali e molto poco canori, più televisivi che talent. Troppi “si” regalati a improbabili personaggi e ancor più improbabili cantanti. Troppe poche voci e pochi elementi interessanti da poter lanciare nel programma e, eventualmente, nel mondo canoro italiano. Troppi personaggi improbabili e costruiti, troppe emozioni finte e televisive.
Cosa mi aspetto da questa edizione? Un qualcosa di ancor più televisivo rispetto allo scorso anno, qualcosa di molto lontano dalla musica e molto più vicino allo show business. Un peccato per un programma nato e sviluppato alla ricerca dell’X-Factor. E il problema di questa edizione, sarà proprio l’idea di X-Factor dei giudici: Morgan cerca la storia, Mika il cuore, Victoria qualcuno che la stravolga, Fedez l’artista.
- La storia non fa l’artista o il cantante. Se anche Morgan si distacca dalla voce per cercare la storia, allora non ci sono più speranze
- Il cuore neanche: può emozionare, ma la base può mancare
- Chi ti stravolge può anche non emozionarti o non avere una base tecnica tale da sfondare nel mondo della musica
- L’artista non va ad X-Factor: si presuppone che l’artista sia già nel mondo della musica (se è realmente un artista)
Insomma presupposti non incoraggianti per un’edizione che si è lanciata più nel mondo della TV che in quello della musica.
Che cos’è l’X-Factor per me? Faccio una metafora calcistica introduttiva: avete presente quel calciatore che appena tocca il pallone, noti quella classe sopraffina, quel magico tocco, quella carezza che accompagna il pallone dove vuole lui. Beh, l’X-Factor, per me, è proprio questo: la capacità di accarezzare la propria voce, di accompagnarla dove vuole il cuore, di lasciarti a bocca aperta quando ti sentono, la voglia e la passione che traspare dietro ogni movimento. Tecnica a servizio del cuore, amore e passione verso ciò che si canta, cultura e conoscenza verso ciò che si dice e si vuole trasmettere.
Chissà se quest’anno troveremo tutto questo e magari molto di più nell’edizione 2014 di X-Factor.
Magari ne riparliamo dopo un paio di puntate