Si dice che a 30 anni dovresti avere una famiglia, dovresti avere un lavoro e mantenerti sulle tue spalle, dovresti sapere che la mattina devi conquistare il tuo tempo, il tuo spazio e la tua vita nel mondo, dovresti sapere che quando esci allo scoperto non puoi più nasconderti e devi colpire duro per non essere messo al tappeto.
Io a 30 anni so essere bambino…
Settembre è tempo di inizio, nuove partenze e nuovi “viaggi”. E’ il mese del primo giorno di scuola, che regala sempre emozioni, tante speranze, un tumulto interiore per genitori e figli, per maestre e professori, che con tanta passione e tanto impegno, cercano di creare e costruire, di appassionare e convincere, di aiutare e sorridere.
#andarelontano per #costruireilfuturo, questo può essere il motto dell’anno scolastico che si appresta a partire.
Buon primo di giorno a chi crede nel futuro a partire dai nostri bimbi!!!
Il primo giorno di scuola è una tappa importante per i bambini che lo affrontano e per i loro genitori. Una tappa della vita che tutti hanno il diritto di vivere e superare per affrontare nuove sfide. Auguriamo a tutti i bimbi e a tutti i genitori un buon inizio di anno scolastico e lavoriamo ogni giorno perché anche i bambini che lottano contro una malattia genetica possano #andarelontano.
Questo l’augurio che accompagna il video di Telethon dedicato al primo giorno di scuola
GUARDA IL VIDEO!!!
Thom, figlio di John Steinbeck, confessa al padre di essersi perdutamente innamorato di una compagna di college, Susan.
La risposta di Steinbeck è un concentrato di affetto e saggezza tale da renderla una delle cose più belle e vere mai scritte sulla scoperta dell’amore.
L’altro giorno mi sono ritrovato a chiedere ad una bimba di 8 anni “cos’è secondo te e per te la musica”. Volete sapere cosa mi ha risposto?!? Qualcosa di inaspettato sicuramente, soprattutto vista l’età della bambina…
E voi cosa mi dite? Cos’è la musica per voi?!?
Io ci parlo con la musica… E lei parla con me…
Le dico che a volte non funziona, che quella melodia non mi piace, che quella serie di note, tutte strane, non hanno alcuna coerenza. Un pò come le persone, ci sono quelle che insieme non funzionano, non si amalgamano. Dico anche questo alla musica, le dico che certe giornate sono state vissute a fatica, che quando ti fermi a pensare, vedi nero, o al massimo grigio scuro.
Ma la musica lo sa, lei ti ascolta, ti fa sentire le note giuste in ogni momento, ha quel potere di capire cosa ti serve, di dire la nota giusta, di farti ascoltare quelle parole e quella canzone che parla di te.
I compleanni sono sempre dei momenti di grande emozione, perchè innanzitutto ti fanno guardare indietro e ti invitano anche a fare delle scelte.
Oggi la mia scelta è di ringraziare chi ha fatto tanto per me, nel bene e nel male, chi c’è stato finora e continuerà ad esserci per me.
Vi ringrazio tutti a modo mio…
BUON COMPLEANNO A ME…
Negli ultimi tempi, mi fermo spesso ad interrogarmi sull’importanza che ha l’arte nella nostra vita e nelle nuove generazioni. Discorso ardito e forse scontato, eppure non sono di certo un anziano che gioca al “lamentarsi dei giovani“, sono proprio uno di quei giovani che è spesso al centro di disquisizioni economico-filosofiche sulla volontà di impegnarsi e darsi da fare. Si, faccio anche io parte di quella generazione che passa il suo tempo su internet, che usa Facebook, Twitter e Whatsapp, che usa un linguaggio “strano” e che viene annoverato nel gruppo dei bamboccioni o di quelli che non si impegnano a cercare un lavoro.
Eppure c’è qualcosa che non torna nei discorsi che ogni tanto sento, e potrei fornire anche parecchie motivazioni che giustificano il mio dissenso a tutto questo, ma non è questa la mia intenzione. Mi vorrei solo soffermare su un singolo aspetto, oggetto di grandi ragionamenti in me: l’arte.
Mi chiederete: e cosa centra l’arte?!? Beh, forse centra, forse no.
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