Madonnari in piazza…e oltre… edizione 2013

1098006_705444412804350_656726598_n (2)Si è conclusa a Bolano di Fisciano l’XI edizione della manifestazione “Madonnari in piazza…e oltre” appuntamento ormai fisso del panorama artistico regionale, e non solo. Quest’anno, infatti, i confini regionali sono stati superati con forza e decisione, accogliendo 2 artisti provenienti da Mantova e Lecco.

L’attenzione verso questa manifestazione è stata notevole: quotidiani, radio, portali online hanno dato ampio spazio e risalto a questo evento, unico per il suo genere e per la sua collocazione. Dunque se ne è parlato già in abbondanza di tecniche, giurie, premi, vincitori e artisti, quindi non è la mia volontà continuare in questo. Desidero, invece, raccontare cosa è successo e cosa c’è dietro questa manifestazione, dall’interno, guardandola con gli occhi miei e di tutti coloro che si sono impegnati non sono quel giorno ma soprattutto per i mesi precedenti.

Che cos’è la manifestazione “Madonnari in piazza…e oltre” per noi: un’opportunità, una passione, un impegno, una forte volontà di realizzare qualcosa di utile per il territorio, per la comunità. Quando ho cominciato a partecipare a questa manifestazione, ero un ragazzino e ero un semplice “manovale”, correvo a destra e sinistra a spostare, consegnare, chiedere, parlare. Nel frattempo osservavo, capivo, imparavo cosa voleva dire organizzare un tipo di manifestazione del genere, quanto lavoro poteva esserci dietro e tutti i “trucchi” per realizzarla al meglio. Insieme a me la mia fidata amica Grazia, con la quale sin da subito abbiamo apprezzato questo evento e sin dal primo momento utile abbiamo deciso di continuare a realizzarlo anche quando sembrava potesse finire tutto.Negli anni, abbiamo cominciato a chiedere sempre più responsabilità, fino a essere il cuore di questo evento. Ecco, proprio la parola giusta: cuore.
Cuore come passione messa in ogni momento, cuore come sensibilità verso coloro che conoscevamo, cuore come attenzione e rispetto verso tutti i visitatore, cuore come accoglienza verso tutti gli artisti che di anno in anno venivano a trovarci.

Qual è il nostro segreto?!? Semplicemente il cuore…Alla sera era (ed è) sempre emozionante salutare tutti gli artisti, i loro familiari, uno per uno, e sentirsi dire “grazie, perchè ci avete fatti sentire a casa, grazie perchè siete stati gentilissimi ed accoglienti, grazie perchè non ci avete fatto mancare nulla”, perchè per un giorno diventiamo una grande famiglia, tutti vengono “adottati” da tutti, e insieme si trascorrono le ore lavorando, scherzando, ragionando, parlando, esprimento pareri ed emozioni. Certo, c’è un concorso da provare a vincere, ma il rispetto e l’accoglienza viene prima di ogni cosa.

Beh, quest’anno non è stato molto diverso, anzi abbiamo sperimentato ancora di più l’accoglienza: Antonio e Giovanna sono arrivati a Bolano il sabato, li abbiamo accolti con il nostro sorriso, e sono entrati nel nostro “gruppo” immediatamente. Persone spontanee, semplici, attente, intelligenti, che hanno da subito arricchito tutti noi. In un attimo abbiamo cominciato a scherzare, ridere (spesso come gli sciocchi), come se ci conoscessimo da una vita.

Ed ecco che arriva la domenica, il giorno in cui in poche ore ti giochi il lavoro di mesi di organizzazione. Gli artisti cominciano ad arrivare, con estrema puntualità e si mettono subito all’opera. Ed è bello vedere anche Giovanna ed Antonio che ci aiutano nell’allestimento della piazza sin dalle prime ore del mattino.

Don Aniello incontra gli artisti, benedice il loro lavoro e prosegue nei suoi impegni domenicali. Le ore si susseguono, i visitatori aumentano sempre di più e cominciano a indicare l’una o l’altra opera alla ricerca della loro preferita: apprezzano il viso di una Madonna, l’espressività di un Gesù Bambino, i colori di uno sfondo.

La frenesia aumenta sempre di più con il passare dei minuti, la giuria tecnica visiona le opere e si riunisce a decretare i vincitori, le opere vengono concluse e messe in mostra in modo ordinato nella piazza.

Arriva la processione, il parroco invita le autorità sul palco: il sindaco avv. Tommaso Amabile, alcuni membri del consiglio comunale, il presidente della BCC di Fisciano Mimmo Sessa, che esprime il suo compiacimento verso l’edizione di quest’anno, e rinnova l’impegno personale e della banca in questa manifestazione così sentita e apprezzata.

La premiazione si conclude e ci ritroviamo tutti a mettere in ordine la piazza, sistemare le opere al riparo dalla pioggia soprattutto.

E poi? Tutto finito? Macchè, la serata non si è ancora conclusa, perchè Giovanna ed Antonio sono sempre lì a farci compagnia, a discutere di tecnica, di opere, e raccontiamo loro la storia di San Quirico, il santo bambino martire. Questo racconto li affascina e li appassiona.

I minuti non sembrano bastare, tante le cose da dirsi e raccontarsi, ma ci salutiamo con la promessa di rivedersi alla prossima edizione, più forti e convinti di prima, con ancora più entusiasmo e passione.Cosa ci lascia questa giornata, non solo a me ma a tutti i ragazzi e ragazze che quest’anno hanno collaborato in modo attivo e attento alla realizzazione di questa manifestazione: la gentilezza di un sorriso, la forza di una stretta di mano, la semplicità di una lacrima versata in un momento di forte emozione, la difficoltà di una smorfia nel momento di prendere una decisione più difficile.

Eccoci dopo 11 edizioni ancora a raccontarci con crescente passione ed emozione, senza appagamenti e stanchezza, ma solo con la volontà di crescere di anno in anno e salire ogni volta un gradino in più, contenti di ciò che si realizza di anno in anno, ma con la mente già proiettata al futuro.

Un doveroso ringraziamento conclusivo a tutti i miei compagni di viaggio senza i quali nulla potrebbe essere fatto, agli artisti, ai parroci, all’oratorio San Filippo Neri, a tutto comitato festa, agli sponsor, agli amici e a tutti le persone che ogni anno ci fanno compagnia nel corso di questa giornata.

Alla prossima edizione…

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