Giovanni Allevi crea scalpore anche al GFF: “a Beethoven mancava il ritmo”

[banner]Il riccioluto compositore e musicista italiano, non smette mai di far parlare di se, anche quando non suona.

Ospite dell’edizione 2013 del Giffoni Film Festival, nel corso di una Masterclass tenuta difronte ad un’ampia platea di ragazzi, Giovanni Allevi, dà ancora una volta prova di essere sempre capace di rompere gli schemi. Ma questa volta l’ha fatta davvero grossa: ha scomodato sua maestà Ludwig Van Beethoven.

Cosa può avere mai fatto Beethoven di così grave?!? Semplice, Beethoven, secondo Giovanni Allevi, non ha il ritmo di Jovanotti…

Questo è soltanto un estratto di una lunga disquisizione sulle motivazioni che spesso spingono i ragazzi e i giovani a non amare la musica classica. E qual è la giustificazione dell’artista? Prendi ad esempio Jovanotti, lui si che ha ritmo, ed è per questo che piace. Beethoven no, perchè non ha il ritmo di Jovanotti.

Un giorno ho capito che dovevo uscire dal polverone e cambiare approccio con la musica, anche se si trattava di quella classica. Stavo ascoltando a Milano la Nona Sinfonia di Beethoven e accanto a me c’era un bimbo annoiato che chiedeva insistentemente al padre quando finisse. Credo che in Beethoven manchi il ritmo. Con Jovanotti, con il quale ho lavorato, ho imparato il ritmo. Con lui ho capito cos’è il ritmo, elemento che manca nella tradizione classica. Nei giovani manca l’innamoramento nei confronti della musica classica proprio perché manca di ritmo”. Queste le affermazioni dell’artista che hanno scosso il mondo della musica.

Da parte mia poche semplici considerazioni personali:

1) Dire che Giovanni Allevi abbia un pò esagerato, è palese. Ma non perchè Beethoven è intoccabile, ma semplicemente perchè quando si parla di musica classica, si parla della base di tutta la musica, anche quella contemporanea

2) Collegata alla prima considerazione: a me pare che il caro Giovanni, abbia sputato nel piatto in cui ha mangiato e continua a mangiare ormai da anni. Perchè? Lui si è sempre definito un pianista e compositore CLASSICO-MODERNO. Allora neanche lui e le cose che scrive hanno ritmo visto che sono per sua definizione CLASSICHE?

3) Al di là dell’attacco a Beethoven e alla musica classica in genere, perchè nominare solo Jovanotti come fautore del buon ritmo? Solo perchè la sua carriera è cominciata come tastierista di Jovanotti? Credo sia riduttivo ricondurre un buon uso del ritmo soltanto al fantastico Jovanotti.

Diciamo che questa volta si è allargato un pò il caro Giovanni. E poi si “lamenta” che non lo fanno entrare nei conservatori italiani 🙂

Lui che è così amato nel mondo, imitato, considerato dai giovani e dai ragazzi, che spesso si avvicinano alla musica grazie a lui, quale esempio devono trarre dalle sue parole? Che non serve studiare Beethoven perchè non ha ritmo? Quindi meglio passare direttamente a Jovanotti? Questa volta dissento e con forza dalle sue parole. Ogni musicista o artista in genere che si rispetti, deve conoscere e studiare le BASI della propria arte per poter eccellere. Quindi per essere come Jovanotti, devo assolutamente studiare Beethoven, non c’è altra via.

Infatti io l’ho sempre pensato: Giovanni Allevi con le parole non è molto ferrato… Lasciatelo suonare che è molto meglio…[banner]