Live da Sanremo – Mercoledì

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In diretta dal Teatro Ariston di Sanremo:

Ore 21:00:Inizio della seconda puntata del Festival di Sanremo

Ecco i Modà…La loro prima canzone si chiama “Se si potesse non morire“. Il primo ascolto è interessante, il testo intenso e dolce. Non il loro solito stile, una ballata old style che anche nella parte conclusiva (nella quale la musica diventa più incalzante) resta melodica e dolce. Bella la parte finale con le trombe a fare da controcanto. La seconda canzone è “Come l’acqua dentro il mare”. Atmosfera bucolica e naturistica per la seconda canzone, anche per quanto riguarda il suono. Sembra di trovarsi in un’atmosfera primaverile immersi nella natura. L’accompagnamento del pianoforte aiuta molto in questo: sembra un lento cadere di gocce d’acqua. Entrambe le canzoni sono particolari, non perfettamente nel loro stile usuale: mi aspettavo qualcosa di più ma meglio la prima della seconda. Passa il turno la canzone “Se si potesse non morire“.

Simone Cristicchi…La sua prima canzone è “Mi manchi“. Un’allegra filastrocca stile Cristicchi, melodia essenziale e semplice e un testo molto immediato. Gradevole. Seconda canzone: “La prima volta che sono morto“. Meno melodica della prima, più parlata, ancora più essenziale melodicamente. Non è sicuramente facile da capire e interpretare al primo ascolto. Anche in questo caso gradisco di più la prima. Prosegue il festival la canzone “La prima volta che sono morto”. Peccato.

E’ il momento di Malika Ayane con la prima canzone “Niente” scritta da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Molto fine e molto delicata sia la canzone che la voce della cantante, veramente un piacere ascoltarla, finora è anche la più precisa in termini di intonazione che ho ascoltato. Emozionante. La seconda canzone è “E se poi” sempre di Giuliano Sangiorgi. Più swing e movimentata della prima. La musica è sempre molto fine e ricercata, una canzone d’altri tempi forse troppo chic per Sanremo. Ma preferisco la prima. Prosegue il festival la canzone “E se poi”. Seconda volta che non sono d’accordo.

Almamegretta. Prima canzone “Mamma non lo sa“. Una canzone abbastanza banale e senza troppe pretese. Devo dire che al primo ascolto non mi ha convinto. Il sound tipico del gruppo non traspare e anche Raiz è un pò sottotono. Lo stesso per la seconda canzone (entrambe targate Federico Zampaglione) che si chiama “Onda che vai“. Niente di eccezionale davvero. Dopo tutta l’attesa e l’interesse alla loro partecipazione a questo Sanremo, almeno io mi aspettavo qualcosa di più. Speriamo nel secondo ascolto. Cmq passa “Mamma non lo sa“.

Max Gazzè. Con mio profondo piacere, ecco finalmente Max Gazzè con la prima canzone che si chiama “I tuoi maledettissimi impegni” che gioca tra assoli di tromba e tastiere in modo pop e accattivante. La seconda è “Sotto casa“. Canzone interessante e piacevole. Tipico “Max Style”. Il ritmo incalzante ti trascina e ti porta a canticchiarla anche se non conosci mezza parola della canzone. Passa la seconda canzone “Sotto casa” (meno male).

Annalisa Scarrone. Ecco il giovane talento dei talent (scusate il gioco di parole). La prima canzone “Scintille” è una ballata swing che scivola via senza troppe pretese. E’ sicuramente il genere che rende più giustizia alla frizzantezza di Annalisa, ma la canzone non c’è. Indubbiamente c’era tanta attesa verso di lei, un pò sfumata all’ascolto delle canzoni. La seconda è “Non so ballare” è più stile pop melodico, notevole bravura vocale (non c’erano dubbi) ma canzone un pò scontata, piacevole ma niente di più.  Canzoni non all’altezza. Per la cronaca passa la canzone “Scintille“.

Elio e le storie tese. Dulcis in fundo ecco Elio e la sua allegra brigata 17 anni dopo la terra dei cachi. 2 canzoni spettacolari le loro. Lasciano il pubblico a bocca aperta e provocano una spontanea ovazione soprattutto dopo la seconda canzone. La prima “Dannati forever” vestiti da chirichetti con leggere allusioni al papa. Poi “La canzone mononota” che è un vero capolavoro di musica e testi. Elio è stato capace di costruire una canzone su un’unica nota “il do”: geniale, apocalittico, estremo, semplicemente unico. E infatti la seconda canzone ottiene l’80% delle preferenze. Tormentone in arrivo. Forse non riusciranno a vincere per lo “strapotere Modà” ma fanno la storia in ogni caso.

A domani con una nuova puntata di commenti e pensieri su questo Sanremo 2013…perchè Sanremo è pur sempre Sanremo…

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