“La grande bellezza” trionfo per Paolo Sorrentino e per l’Italia agli Oscar

1310502_sorrentino-620x3501-300x150_thumbPaolo Sorrentino conquista l’Oscar per il miglior film straniero con “La grande bellezza” a 15 anni da “La vita è bella” di Roberto Benigni e a 52 dalla delusione di Fellini che con “La dolce vita” non riuscì a conquistare la preziosa statuetta. E proprio al film più popolare di Fellini si ispira l’ultimo lavoro di Paolo Sorrentino.

Seguendo Jep Gambardella (Toni Servillo), un intellettuale dandy napoletano di 65 anni autore di un solo romanzo scritto 40 anni fa e grande viveur, Sorrentino racconta in maniera grottesca e a volte dissacrante una Roma degradata, con i suoi ricchi vuoti e annoiati, le feste scatenate a base di musica dance, balli di gruppo, drink e coca.

La grande bellezza” ha vinto la statuetta come miglior film straniero, battendo concorrenti agguerriti come “Il sospetto” e “Alabama Monroe”.

Ecco il video della premiazione:

Visibilmente commosso, Sorrentino ha ritirato il premio dicendo in inglese: “Okay, ringrazio l’Academy, Toni (Servillo, n.d.r.), Nicola (Giuliano, il produttore), gli altri produttori, la troupe. E le mie fonti di ispirazione: Fellini, i Talnkin Heads, Scorsese e Maradona”.

la_grande_bellezza-650x365SORRENTINO: “FELICE, MA IL CINEMA ITALIANO
FACCIA DI PIU’ PER IL MERCATO INTERNAZIONALE

Sono molto molto emozionato felice e sollevato perchè non era affatto scontato“, perchè i “concorrenti erano molto temibili e stavano facendo un grande lavoro“. Lo ha dichiarato Paolo Sorrentino nella conferenza stampa successiva alla premiazione. Il regista ha auspicato “che l’industria cinematografica italiana faccia di più“, per il mercato internazionale, perché è “da lungo tempo (troppo) che facciamo film solo per il mercato locale. Spero che questo premio funga da stimolo al cinema italiano“. Il regista ha poi chiarito che durante la cerimonia i personaggi citati, “Fellini, Talking Heads, Scorsese e Maradona“, più che una dedica sono stati “per me una fonte di ispirazione. Quattro campioni nella loro arte che mi hanno molto insegnato tutti cosa vuol dire fare un grande spettacolo, che penso sia innanzitutto alla base dello spettacolo cinematografico“.

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L’ELENCO DEGLI ALTRI PREMI

Il miglior film. Il miglior film dell’86mo Oscar è “12 anni schiavo”, com’era ampiamente previsto. La cruda epopea sullo schiavismo, diretta da Steve Mc Queen, ha incantato i giurati dell’Academy . Il film aveva nove candidature, ha vinto tre statuette. “Il messaggio che ci lascia è che non solo si ha il diritto di sopravvivere ma di vivere”, ha detto il regista, che ha dedicato il premio a quelli che hanno sofferto e cnora soffrono per la mancanza della libertà.

Gli altri premi. Premiato come miglior attore Matthew McConaughey che in “Dallas Buyers Club” fa il malato di Aids, dimagrito di 22 chili. La migliore attrice è Cate Blanchett per il ruolo della fragile e nevrotica “Blue Jasmine”: Cate ha reso omaggio alle colleghe sconfitte.

Alfonso Cuaròn ha vinto l’Oscar per la regia di “Gravity” e ha dedicato il premio ai colleghi messicani Inarritu e Del Toro e alla moglie seduta in platea. La migliore attrice non protagonista è Lupita Nyong’o che in “12 anni schiavo” interpreta la schiava frustata, il miglior attore non protagonista è Jared Leto, il travestito di “Dallas Buyers Club”.

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