Festa della santita’: Giovanni Paolo II e Giovanni XXIII

santificazione-papa-giovanni-paolo-ii-e-giovanni-xxiiiIeri in piazza S. Pietro si è celebrata una giornata storica per la fede e per Roma: in un unico momento, due papi, hanno innalzato agli altari della santità altri due papi. Qualcosa di storico che va ben oltre l’evento stesso, ma che fonda le sue radici in una grande spinta di fede nel popolo cristiano, che ormai già da anni pregava per San Giovanni Paolo II e San Giovanni XXIII.

Due uomini di indubbia fede e forza, di coraggio, come ha espresso molto bene nel corso dell’omelia Papa Bergoglio, due uomini di stor ia per innumerevoli motivi: il Concilio Vaticano II, la caduta del muro di Berlino, l’incontro con grandi esponenti della politica, della religione e della storia mondiale.

Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo IIDue uomini che in modi diversi, ma legati tra loro, sono partiti dal concilio per trasformare la Chiesa e renderla più vicina agli uomini. Il papa buono e il papa dei giovani, così potremmo, riduttivamente, definirli.

Sicuramente il mio pensiero maggiore va verso il papa che ho “conosciuto” e “vissuto” nel corso della mia vita, ovvero Giovanni Paolo II, un papa che ha accompagnato i ragazzi e i giovani esortandoli a non avere paura, un uomo di un tale carisma, da farsi rispettare con forza ma senza tralasciare una grande carica umana, di benevolenza e di amore. Un papa che amava lo sport, ma non solo. Un papa che nel giubileo del 2000 ha celebrato l’arte.

In una lettera agli artisti, proprio in occasione del giubileo, ha così parlato: “L’artista, immagine di Dio CreatoreChe cosa può ridare entusiasmo e fiducia, che cosa può incoraggiare l’animo umano a ritrovare il cammino, ad alzare lo sguardo sull’orizzonte, a sognare una vita degna della sua vocazione se non la bellezza? Voi sapete bene, cari artisti, che l’esperienza del bello, del bello autentico, non effimero né superficiale, non è qualcosa di accessorio o di secondario nella ricerca del senso e della felicità, perché tale esperienza non allontana dalla realtà, ma, al contrario, porta ad un confronto serrato con il vissuto quotidiano, per liberarlo dall’oscurità e trasfigurarlo, per renderlo luminoso, bello.”

bob-dylan-retrospettiva_650x435E’ stato definito anche il papa rock dopo essere stato sul palco con Bob Dylan. Ha incontrato B.B. King, Bocelli, Pausini, Celentano, Bob Geldolf, gli U2 e tanti altri.

E ha parlato tanto di musica: “La musica, come tutti i linguaggi artistici, avvicina l’uomo a Dio, il quale ha preparato per coloro che lo amano cose “che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo”.  In fondo, il salmo 150 non dice forse: “Lodate il Signore con l’arpa e con la cetra”?

L’ultima citazione dovrebbe essere un monito per tutti noi: “Chi avverte in sé questa sorta di scintilla divina che è la vocazione artistica — di poeta, di scrittore, di pittore, di scultore, di architetto, di musicista, di attore… — avverte al tempo stesso l’obbligo di non sprecare questo talento, ma di svilupparlo, per metterlo a servizio del prossimo e di tutta l’umanità.

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